Gary Pisano, Il futuro del settore delle Bioscienze
Il 20 giugno, presso la Public Library di Washington DC, Dompé farmaceutici ha organizzato una tavola rotonda dal titolo "Embracing the Challenge in Science". La conversazione ha tratto ispirazione dallo spirito innovativo e collaborativo incarnato da una delle più grandi figure storiche italiane, Leonardo da Vinci, dato che lo stesso giorno è stata inaugurata presso la Biblioteca una mostra di 12 tavole originali del genio italiano. L'evento ha stimolato una conversazione sulla vitale collaborazione tra industria e università e sul suo ruolo nel promuovere la ricerca scientifica.
La tavola rotonda è stata introdotta da un discorso di Gary Pisano, decano associato della Harvard Business School e autore di "Creative Construction: Il DNA dell'innovazione costruttiva".
Pisano ha discusso tre questioni chiave che plasmeranno il futuro del settore delle bioscienze. In primo luogo, la convergenza in corso tra i mondi della "scienza" e del "business". In passato, la scienza operava principalmente all'interno dei confini del mondo accademico, guidata da principi di apertura, obiettività e proprietà collettiva della conoscenza. Di contro, le imprese operavano nel settore privato, spinte dalla ricerca del profitto e da dinamiche di mercato competitive. Con il passare del tempo, questi confini si sono gradualmente erosi e le implicazioni di questa convergenza sono state approfondite. Pisano ha evidenziato come le istituzioni accademiche abbiano incoraggiato le imprese, dotandosi di propri capitali di rischio e collaborando ampiamente con le aziende. Contemporaneamente, le imprese sono diventate parte attiva del mondo scientifico, pubblicando su riviste scientifiche, intervenendo in convegni accademici, sponsorizzando la ricerca di base e attirando professionalità estremamente qualificate che in precedenza si orientavano verso la carriera accademica.
Il secondo tema che è stato indagato è l'ascesa dell'IA come strumento centrale nella ricerca scientifica e nello sviluppo farmaceutico. È stato analizzato il modo in cui l'IA ha rimodellato l'industria farmaceutica ed è stato suggerito che il suo utilizzo abbia portato a sostanziali vantaggi in termini di scalabilità nella fase di discovery. Questa trasformazione ha inciso profondamente sulla struttura del settore, portando potenzialmente alla nascita di aziende farmaceutiche non tradizionali. Inoltre, il relatore ha affrontato le implicazioni per le piccole e medie imprese farmaceutiche che storicamente hanno avuto un ruolo fondamentale nella scoperta e nello sviluppo di nuovi farmaci. Pisano ha proposto che queste aziende possano svilupparsi partecipando a reti collaborative e raggiungere l’obiettivo della scalabilità a livello di ecosistema piuttosto che solo a livello aziendale.
Pisano ha sottolineato che la pandemia di COVID-19 abbia messo in luce come la fiducia nella scienza e nella medicina non può essere data per scontata. Si è discusso delle sfide che si intensificheranno con l'avvento di nuovi progressi scientifici e tecnologici, come l'intelligenza artificiale. Se da un lato queste scoperte scientifiche hanno un potenziale incredibile per migliorare i livelli di salute, dall'altro hanno sottolineato che il loro impatto potrebbe essere significativamente ridotto se le comunità perdessero la fiducia nelle istituzioni, comprese le aziende, responsabili di aver dato vita a questi progressi.