Biotech
La produzione del principio attivo biotecnologico è articolata in due fasi:
Upstream
Produzione di intermedi, Master Cell Bank, Working Cell Bank
La fase Upstream inizia con la produzione e la conservazione di cellule batteriche ricombinanti. Queste cellule (colture principali, o Master Cell Bank, e sottocolture, o Working Cell Bank) devono essere conservate a temperature molto basse per conservare il ceppo ricombinante lungo l'intero ciclo di vita del prodotto.
A queste fasi iniziali seguono delle attività complesse che si svolgono all'interno di bioreattori e in condizioni controllate, facendo crescere la biomassa cellulare fino alla produzione del fattore di crescita ricombinante umano (rhNGF).
Downstream
Purificazione di principi attivi derivati da biotecnologie
Nella fase Downstream, la molecola è purificata per consentirne l'utilizzo come principio attivo.
Il completamento dell'intero processo di produzione richiede diverse settimane e l’intervento di tecnici e biotecnologi altamente qualificati.
Dopo la formulazione definitiva, la sterilizzazione e la fase di Fill & Finish in condizioni asettiche eseguite da subappaltatori specializzati, il prodotto farmaceutico sterile ritorna a Dompé in forma sfusa per l'etichettatura e il confezionamento definitivi, prima della commercializzazione in tutto il mondo (inclusi UE, Stati Uniti, Cina, Russia, Canada e Svizzera).
L’importanza della catena del freddo
L'Aquila è un polo di eccellenza anche per la progettazione e la realizzazione delle “cold room”. Un aspetto essenziale e difficoltoso del processo di produzione è accertarsi che i principi attivi siano mantenuti a temperature molto basse per evitarne il deterioramento.
Certificate dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), le celle frigorifere conservano i nostri prodotti a -20°C.
La presenza di una catena del freddo garantisce che il prodotto sia distribuito ai pazienti in condizioni controllate. La catena del freddo richiede contenitori e pallet che conserviamo a -20°C. Tutti i sistemi che compongono la catena del freddo sono dotati di allarmi che segnalano il rilevamento di una variazione di temperatura.
Produzione biotech innovativa
Nella nostra produzione Biotech, stiamo adottando tecnologie monouso “usa e getta”. Ricorriamo a un fermentatore e una centrifuga monouso realizzati in plastica sterile di alta qualità. Il separatore monouso impedisce la contaminazione del processo e riduce i rischi di contaminazione incrociata. Queste tecnologie ci consentono di produrre molecole diverse utilizzando le stesse aree di lavorazione e facilitano la gestione dello stabilimento con un approccio polivalente.
L’impianto non necessita di sterilizzazione e pulizia, riducendo la durata del ciclo di processo e i consumi di acqua, energia e vapore.
L’estrazione delle proteine
Si inizia con la generazione di un vettore genetico (plasmide) contenente il gene che esprime il proNGF, precursore del principio attivo rhNGF.
Il plasmide è inserito in un batterio Escherichia coli.
Il clone utilizzato per creare la banca cellulare è generato da questo batterio.
La banca cellulare
Composta da fiale contenenti batteri geneticamente identici, la banca cellulare è conservata in un deposito che ospita due gruppi criogenici ad azoto liquido (-173°C) e un congelatore (-70°C). Ogni unità criogenica può contenere fino a 30.000 fiale.
Una parte della banca cellulare è conservata al di fuori dello stabilimento per garantire la continuità operativa in caso di calamità naturali.