Lo scienziato nuovo ceo di DXT - Terapie innovative, Ferrari con Dompé negli Stati Uniti

29/07/2020

Lo scienziato Mauro Ferrari, ex presidente del Consiglio europeo della ricerca ed ex presidente e chief executive officer dello Houston Methodist Research Institute, è il nuovo ceo e presidente della neonata Dompé X-Therapeuthics (DXT), la nuova realtà di Dompé dedicata allo sviluppo della nuova generazione di terapie, che combinano intelligenza artificiale, matematica multiscala, nanotecnologie e farmaceutica. Obiettivo della società sviluppare nuove metodologie per la personalizzazione del trattamento di alcune patologie. La sede della nuova azienda sarà a San Francisco, dove Dompé è presente dal 2018. II gruppo, che in Italia ha il quartier generale a Milano, il polo produttivo e di ricerca all'Aquila, un centro di ricerca dedicato al supercalcolo a Napoli, ha già una rete di open innovation attiva con oltre 30 centri nel mondo fra cui Harvard, Houston Methodist e Stanford. «In Dompé ho trovato un terreno molto fertile e stimolante — spiega Ferrari —. In particolare ho trovato un sistema della ricerca molto articolato guidato da Marcello Allegretti, con competenze molto specifiche sia nel supercalcolo sia nelle biotecnologie, con una rete di collaborazioni internazionali già consolidato». Dompé X-Therapeuthics userà il know how italiano sviluppato nell'ambito del supercalcolo con Exscalate e in quello delle biotecnologie. Exscalate è un sistema che grazie alla sua «biblioteca chimica» di 50 miliardi di molecole ha una potenza in grado di valutare più di tre milioni di molecole al secondo. La piattaforma sviluppata da Dompé Farmaceutici con Cineca e Politecnico di Milano è la base del progetto europeo che aggrega 8 istituzioni e centri di ricerca in 7 Paesi Ue per trovare una terapia contro il Covid-19. Le attività di DXT saranno nell'ambito della medicina «traslazionale», che arriva alla scoperta di nuovi trattamenti usando un approccio multidisciplinare. «Pensiamo di poter avere già nel 2021 i primi risultati — anticipa Ferrari — con l'incubazione di almeno due tecnologie e il rafforzamento della nostra rete di centri di ricerca con cui collaborare. In queste settimane stiamo selezionando alcuni profili scientifici da inserire nella nostra nuova realtà».

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